Ispica
Dal 1935 questa cittadina porta il nome di ISPICA al posto dell'antico SPACCAFORNO derivante da Ispica e Fundus. Originariamente nato come insediamento dei Siculi, si sviluppò nella vicina Cava d'Ispica fino al terremoto del 1693 che ne decretò la rinascita nel vicino pianoro.
Numerosi furono gli artisti affascinati da questo insediamento grazie alle grotte, necropoli, chiese e paesaggi che lo carratterizzano. Opera molto conosciuta in tutta la Regione è l'attuale Palazzo di città meglio noto come Palazzo di Bruno di Belmonte in perfetto stile Liberty e realizzato da Ernesto Basile.
Tra le tante chiese presenti, vanno ricordate la Chiesa madre dedicata all'apostolo Bartolomeo, la Chiesa dell'Annunziata ricca di stucchi del Gianforma e la Basilica Santa Maria Maggiore arricchita da un ampio sagrato circondato da elenganti portici. Gli interni di quest'ultima sono arricchiti da affreschi di Olivio Sozzi.
Principale festività religiosa della cittadina è la venerazione del Cristo flagellato alla colonna che si tiene durante la settimana Santa.
Alla base dell'economia di Ispica vi è la produzione agricola di primizie ed ortaggi, ultimamente arricchita da moderne industrie di trasformazione e conservazione.
Il comune di Ispica , comprende anche una fascia costiera denominata Santa Maria del Focallo .
BANDIERA BLU 2011.