Ragusa
La città sorge oltre i 500 metri sopra il livello del mare, ed è tuttora divisa tra la parte vecchia Ibla, già esistente all'epoca dei Siculi, e la parte nuova sviluppatasi negli ultimi secoli nella zona Prato
Borgo creato dai Siculi, passò in mano ai Greci prima ed ai Romani dopo variando il suo nome dall'originario Hybla Hearia ai successivi Hereum , Hereusium ed Reusia fino all'attuale Ragusa .
Molti sono gli esempi di arte Barocca tra cui primeggia la bellissima Chiesa di San Giorgio ad Ibla. E' ornata da una bellissima scalinata e da una cancellata in ferro battuto oltre a godere di una piazza antistante arricchita da palme secolari
Anche la zona nuova della città ha una bellissima cattedrale dedicata al Santo Patrono della città San giovanni. L'attuale economia, come anche quella antica, si poggia sull'allevamento bovino e sulla produzione casearia oltre ad una moderna agricoltura praticata con le più moderne tecniche ed attrezzature (diffuse le colture in serre ). Molto conosciuta è la produzione di Caciocavallo ragusano
Antica e variegata è la gastronomia ragusana, ricca di sapori stagionali come ricotta, provola, caciocavallo, salsiccia di suino in inverno, agnelli e capretti in primavera, conserve di pomodori in estate. Non dimenticate di assaggiare le scacce ragusane , tradizionali quello pomodoro e basilico, disponibili tutto l'anno.
Ragusa Ibla, cuore storico della città, risulta separata dalla parte moderna del comune da una stretta e suggestiva vallata, sviluppandosi, con una pianta irregolare, su tutti i versanti di un'altura dei Monti Iblei.
Particolarmente cara ai Ragusani, risulta essere la meta per piacevoli passeggiate tra le antiche viuzze ammirando prestigiosi esempi di arte Barocca o immergendosi nell'antico verde della Villa comunale. Ultimamente è stata utilizzata per gran parte delle riprese cinematografiche della serie televisiva "Il Commissario Montalbano" .
Profumo medievale imprigionato tra i saliscendi delle stradine su cui si affacciano i balconi dei Palazzi signorili, segno di una nobiltà ancora presente, e delle più basse e povere case e dai tipici Dammusi .
Cuore del barocco ibleo è Piazza Duomo dominata dalla splendida Chiesa di San Giorgio e ravvivata da verdi palme quasi centenarie.
A Sud-ovest di Ragusa, sull'altopiano calcareo ibleo, a quota 541 slm, troviamo la Grotta delle Trabacche che fu segnalata, per la prima volta, alla fine del settecento dal noto viaggiatore e pittore francese J.Houel.